Nel mondo +70% discorsi violenti online tra bambini e adolescenti.
“Per poter ricostruire il senso di comunità che la pandemia ci sta portando via, oltre alle leggi, servono sforzi per cominciare a ricostruire, all’interno delle singole famiglie e dei nuclei sociali di riferimento, quella condivisione che permette ai cittadini e ai giovani, in particolare, di uscire dall’ottica dell’Io per impegnarsi in maniera costruttiva in quella del Noi”.
Lo scrive in una nota il segretario generale del sindacato dei carabinieri Unarma, Antonio Nicolosi.
“Lo spaventoso aumento della rabbia sociale tra giovani e giovanissimi non può essere sottovalutato, non solo in termini di rischi per la sicurezza pubblica – sottolinea Nicolosi – ma anche e soprattutto per le ripercussioni sociali di lungo periodo che le politiche di contenimento dei contagi, dall’ imposizione di lockdown e green pass, provocheranno”.
Per il segretario generale Unarma “convivenze forzate, isolamento, dad, queste sono le cause principali di un malessere che se nella sua forma più evidente si manifesta nell’aumento di crimini e di violenza tra i giovani, ha di fatto nell’aumento e nella cronicizzazione dei disturbi di ansia, depressione, autolesionismo e degli episodi di hikikomori, i suoi effetti più dirompenti e immediati”.
Nicolosi evidenzia poi dei dati per “rendere chiara la portata degli squilibri psicologici nei percorsi di crescita che le giovani generazioni hanno subito e continueranno a subire in mancanza di interventi correttivi urgenti. Parliamo – dice – dell’aumento dei discorsi violenti online tra bambini e adolescenti: +70% in tutto il mondo dall’inizio della pandemia. Poi dell’aumento di abusi e violenze fisiche su minori in Italia: nel 2021 1.260 bambine e 1.117 bambini hanno subito violenze in famiglia che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine (Terre des Hommes), abusi che potrebbero avere ripercussioni per tutta la loro vita! È fondamentale – conclude Nicolosi – che le risorse del Pnrr abbiano al centro la cura, la difesa e la valorizzazione del nostro capitale migliore: milioni di bambini e giovani che meritano di essere tutelati dalle istituzioni con più strumenti e più proposte al loro servizio”.
Articolo tratto da DIRE – Notiziario settimanale Psicologia. (Roma, 25 gen.)