Dottoressa Raffaella Gavazza

" Toglimi il pane, se vuoi, toglimi l'aria, ma non togliermi il tuo sorriso. "

Pablo Neruda 

Studio di psicologia

L’attività in presenza in studio è organizzata per seguire le norme igienico-preventive indicate dai decreti, dalle ordinanze e dal Ministero della Salute/ISS: i locali saranno puliti e disinfettati regolarmente e accuratamente, arieggiati spesso, sarà mantenuta la distanza (di almeno 2 metri), mascherine, nessun contatto fisico, uso di gel idroalcolici, etc..

Gli incontri in studio sono, come sempre, solo su appuntamento.

Si invita chi accederà fisicamente in studio al rispetto delle normative igienico-sanitarie dell’attuale decreto e a portare con sé una mascherina. Per qualunque informazione non esitate a contattare la dott.ssa tramite WhatsApp, Skype (Raffaella Gavazza) o telefono.

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Lo studio di psicologia della dott.ssa Raffaella Gavazza, a Mondovì, è in grado di fornire consulenze tecniche sia in ambito civile che penale, a supporto di studi legali e clienti privati.

L’analisi transazionale

L’analisi transazionale si configura come una teoria della personalità elaborata da Eric Berne negli anni ’50, e ha per oggetto la transazione, ovvero lo scambio che si verifica tra due individui che comunicano.

Tra gli altri, gli scopi principali dell’analisi transazionale insistono su tematiche quali:

  • l’indagine del comportamento dei soggetti in relazione;
  • la comprensione delle motivazioni per cui a volte ci si sente a disagio durante una comunicazione;
  • l’individuazione delle modalità più opportune per evitare conflitti e vivere in armonia con gli altri, oltre che con sé stessi (“io sono ok, tu sei ok”).

Presenza, consapevolezza e responsabilità sono i presupposti fondamentali del processo di crescita.

Grazie a questo percorso è possibile dare un significato, oggettivo e soggettivo, alla propria esistenza nel mondo.

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Migliorare grazie all'analisi transazionale

Lo studio delle transazioni ha permesso a Berne di individuare elementi profondi della personalità, denominati in seguito “Stati dell’Io”. Gli Stati dell’Io, pertanto, sono insiemi di pensieri, comportamenti, azioni con cui il soggetto entra in relazione con l’ambiente esterno. Sono stati individuati tre differenti stati dell’io, corrispondenti al Genitore, al Bambino e all’Adulto. Ciascuno di essi prevale in situazioni e interazioni diverse.

Lo stato Genitore è l’insieme di valori recepiti durante l’infanzia dai propri educatori (genitori, insegnanti) e si può cogliere in affermazioni come: “Se vuoi ottenere qualcosa devi lavorare sodo”. Lo stato Bambino, al contrario, rappresenta la parte più spontanea dell’individuo, ovvero quella che conserva memoria delle emozioni vissute durante l’infanzia. Tale stato può essere individuato da: “Voglio comprare una bella auto”.

Lo stato Adulto identifica la parte razionale e svolge il ruolo di mediatore degli altri due stati, prendendosi cura del bambino e razionalizzando le assunzioni del genitore. Essere consapevoli degli Stati dell’Io, dei ruoli giocati da se stessi e dal proprio interlocutore nelle diverse situazioni, permette di adattarsi meglio ad esse, oltre che di recepire correttamente il messaggio dell’interlocutore e di rispondere in modo efficace.

Un impegno bilaterale

Qualunque lavoro psicologico/psicoterapeutico implica un impegno bilaterale, del terapeuta che mette a disposizione la propria professionalità e le competenze tecniche acquisite, insieme alla sua umanità e alle caratteristiche personali che lo contraddistinguono, e del cliente che espone il suo modo di pensare e di sentire in maniera autentica e trasparente, esprime quindi la sua personale visione del mondo e partecipa attivamente al suo processo di cambiamento, essendo lui stesso il principale esperto di sé.

Il Codice Deontologico degli Psicologi mira proprio a tutelare entrambi gli attori – terapeuta e cliente – e rappresenta la cornice entro la quale prendono vita le potenzialità di cambiamento nel rapporto terapeutico.

Campi di applicazione e i primi colloqui

I campi di applicazione dell’analisi transazionale sono molteplici, a partire da quello personale a quello aziendale, passando per quello terapeutico, oltre che quello dell’assistenza sociale e del recupero di soggetti disadattati. Le motivazioni che portano a fare richiesta di un primo colloquio psicologico possono essere assai diverse fra loro: dal vivere un periodo particolarmente critico della propria vita, a un disagio o disturbo psicologico che si presenta o si ripresenta inaspettatamente nonostante precedenti tentativi di risoluzione. La motivazione principale, allo stesso modo, può essere identificata nel semplice emergere di un particolare interesse e desiderio nel conoscersi meglio. A partire da richieste iniziali diverse e da problematiche sottostanti altrettanto diverse, considero importante costruire insieme alla persona il significato del percorso psicologico che intende fare. Generalmente la dott.ssa utilizza i primi tre colloqui (anamnestici e psicodiagnostici) per analizzare la domanda del cliente, formulare una prima condivisione del “problema” e raccogliere l’anamnesi. Questa si identifica nella storia personale dove meglio inserire il momento presente. Quindi insieme alla persona si può iniziare a concordare degli obiettivi, dei tempi e delle modalità di lavoro, che ovviamente saranno man mano valutati e rivisti.

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Dottoressa Raffaella Gavazza

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