Attività e Terapie
La dott.ssa Gavazza opera presso lo studio di Mondovì, offrendo un comodo servizio di assistenza psicologica alla cittadinanza. Chiedete informazioni riguardo alla terapia individuale.
Psicoterapia individuale
La dott.ssa Gavazza opera presso lo studio di Mondovì, offrendo un comodo servizio di assistenza psicologica alla cittadinanza. Chiedete informazioni riguardo alla terapia individuale.
Terapia efficace contro i conflitti
La psicoterapia individuale si rivela un efficace strumento nei casi in cui il problema da investigare si manifesta attraverso attacchi di panico, episodi di depressione e stati ansiosi.
I trattamenti di tale tipo, inoltre, vanno a indagare i disturbi ossessivo-compulsivi, oltre che i casi di difficoltà relazionali e affettive legate all’adolescenza, e quelle legate all’elaborazione di una separazione (coniugale, lavorativa, morte di una figura di riferimento).
Allo stesso modo, la psicoterapia individuale si rivela efficace nei casi di conflitti coniugali (psicoterapia di coppia), e disturbi da dipendenza (tabacco, alcol, droghe, gioco d’azzardo).
Non manca un’attenzione particolare alle disfunzioni sessuali, che possono includere anorgasmia, anedonia, vaginismo, calo del desiderio, eiaculazione precoce, ritardata o impossibilitata, impotenza per cause non organiche.
Un aiuto contro i disturbi del comportamento
I trattamenti di psicoterapia individuale proposti dalla psicologa Raffaella Gavazza costituiscono un aiuto concreto con i disturbi del comportamento. Tra gli altri, attraverso le sedute con la dott.ssa potrete investigare a fondo i problemi legati a:
- disturbi del comportamento alimentare (anoressia nervosa, bulimia, obesità, vomiting);
- difficoltà nell’elaborazione di un lutto;
- disturbi alimentari (anoressia e bulimia);
- disturbi d’ansia e del tono dell’umore;
- disturbi dell’adolescenza (problemi di socializzazione, tossicodipendenze, psicosi, dipendenza da internet).
Terapia di coppia
Un percorso da intraprendere insieme
Spesso è il tradimento a incrinare la serenità e la fiducia reciproca; altre volte è l’ingerenza delle famiglie di origine a turbare la felicità della giovane coppia. Altri motivi sono: la perdita del lavoro di uno dei due, l’eccessivo coinvolgimento ad esempio dell’uomo nella propria azienda, la sensazione di squilibrio nella relazione, la paura di non essere all’altezza dell’altro, la differente posizione nell’educazione dei figli, il desiderio non condiviso di averne degli altri e così via.
Dopo un’iniziale consulenza, cioè dopo alcuni incontri di valutazione della situazione e di chiarimento per la coppia sul tipo di percorso che si andrà a intraprendere, coppia e terapeuta concordano gli obiettivi, i tempi e i momenti di verifica.
Un percorso di coppia offre alle persone la possibilità di comprendere le dinamiche relazionali, nonché della comunicazione, che caratterizzano la loro unione e che spesso sono alla base dei loro conflitti. Attraverso un lavoro congiunto, la coppia può raggiungere un buon livello di conoscenza reciproca e accedere a nuovi punti di vista per superare le situazioni di stallo e aumentare la soddisfazione reciproca.
Il perché della terapia di coppia
La terapia di coppia appare particolarmente utile nei seguenti casi:
- quando nel quotidiano ci sono solo litigi e conflitti;
- quando nella coppia c’è violenza fisica e verbale;
- quando il rapporto si appiattisce e non ci sono più intimità fisica e sessualità;
- quando uno dei due partner o entrambi pensano alla separazione;
- quando un partner si sente oppresso e non considerato;
- quando i partner desiderano più intimità e una relazione più intensa;
- quando fattori esterni come domicili separati e disoccupazione diventano problemi nella relazione;
- quando uno dei partner non condivide la voglia di avere un altro figlio;
- quando la coppia non può avere figli.
Un momento di riflessione necessario
Alle volte siamo un po’ egoisti e preferiamo prendere anziché dare chiedendo all’altro di colmare una nostra mancanza. Le giornate sono scandite dai ritmi del lavoro e dagli impegni fuori casa; la vita è costosa e non riusciamo a far fronte a tutte le spese.
Al di là dei miti sociali, rimane forte la premessa che per essere amati, bisogna essere amabili e quindi dobbiamo lavorare su noi stessi. Per poterci donare agli altri dobbiamo essere forti, dobbiamo camminare con le nostre gambe e non ci dobbiamo aspettare che qualcun altro lo faccia al nostro posto: solo così, dall’incontro, possiamo creare alleanza ed essere coppia.
Le aspettative di ciascuno di noi relativamente al proprio rapporto di coppia sono ai nostri giorni molto elevate; alla nostra relazione chiediamo tanto, ci aspettiamo di ricevere comprensione, cura, protezione, sostegno.
L’uomo cerca accoglienza, la donna quasi sempre sicurezza…
Ma il rapporto di coppia è qualcosa di molto profondo, scegliamo il nostro partner sulla base di bisogni insoddisfatti nella nostra famiglia di origine; continuiamo con lui/lei battaglie non vinte con uno dei nostri genitori (“qui pro quo della coppia”). Più sono i punti di contatto, più la coppia è forte. La crescita dell’essere umano è attribuita al distacco dalla famiglia di origine in un continuum che va dalla massima fusione dell’io (simbiosi patologica), alla differenziazione del sé.
Le persone che si trovano nella seconda situazione, rappresentano i livelli più alti di funzionamento umano. La sfida comune a tutte le coppie è quella di riuscire a fronteggiare i cambiamenti; le relazioni vanno rinegoziate per tutto l’arco della vita. Una coppia diventa famiglia con la nascita di un figlio e ciò comporta necessariamente una rivoluzione delle regole: se non si è riusciti a realizzare una consolidata identità di coppia, con la separazione emotiva dalle proprie famiglie di appartenenza, l’arrivo di un figlio determina uno squilibrio difficile da gestire. I genitori finiscono per scaricare sul bambino le proprie aspettative e le proprie inadeguatezze perché rivivono in lui il proprio ruolo mai risolto di figlio.
Consulenza familiare
Terapia familiare a Mondovì
Le indicazioni per la terapia familiare sono rappresentate da tutte quelle situazioni (crisi di rapporti, disarmonie relazionali, etc.) che sono causa di sofferenza per tutta la famiglia o dove sono presenti bambini o adolescenti con comportamenti anomali, con problemi di tossicodipendenza o di anoressia nervosa.
Nei centri di riabilitazione la terapia familiare viene associata a trattamenti di logopedia, neuropsicomotricità o terapia occupazionale quando se ne ravveda la necessità: ad esempio, in un paziente dove vengano evidenziate note depressive, o segni di disturbo di personalità o, ancora, manifestazioni di innesto psicotico (evento frequente nei pazienti affetti da sindrome di Down in età pre-adolescenziale).
Nell’ambito di competenza delle terapie familiari vengono comprese anche le problematiche di coppia (dai conflitti caratteriali a quelli sul piano sessuale) quando sono tanto incisive da comprometterne la stabilità, come nei casi di confusione dei ruoli genitoriali, genitori in difficoltà nella gestione dei figli, separazioni coniugali o divorzi.
Sostegno e mediazione familiare
La separazione tra i genitori è un passaggio difficile per chi lo attraversa e per chi è chiamato ad aiutare. La consulenza, in questo specifico ambito, è rivolta ai genitori in separazione, alla famiglia allargata, ai nuovi partner. Il mediatore familiare è un esperto nella gestione dei conflitti, è imparziale e non dà giudizi. Il suo compito consiste nell’aiutare la coppia a riaprire i canali della comunicazione interrotti dal conflitto, lontano da una logica che vuole sempre un vincitore e un perdente.
Consulenza psicologica in età evolutiva e adolescenza - Familiare in studio
La dott.ssa Gavazza, psicologa psicoterapeuta, propone consulenze psicologiche per promuovere e tutelare il benessere e la qualità del clima familiare e sostenere i genitori nella crescita dei propri figli.
In particolare la dott.ssa Gavazza lavora con le famiglie e per le famiglie, occupandosi delle difficoltà incontrate dai bambini durante le diverse e difficili fasi dello sviluppo cognitivo, psico-affettivo e socio-relazionale. Si occupa di bambini e adolescenti, lavora anche con i genitori, aiutandoli a capire quali siano le cause e le possibili soluzioni del disagio dei figli.
Si occupa prevalentemente di sostegno psicologico alla genitorialità, all’infanzia e all’adolescenza.
Infanzia
Infanzia: anziché manifestarlo a parole, i bambini tendono a esprimere il proprio disagio psicologico attraverso diversi disturbi:
- disturbi del comportamento (mutismo, comportamenti aggressivi, provocatori e oppositivi, eccessive reazioni di collera e rabbia, difficoltà a rispettare le regole e a tollerare le frustrazioni, iperattività, masturbazione, difficoltà di separazione dai genitori);
- difficoltà relazionali con i coetanei (isolamento, ritiro sociale, prepotenza);
- difficoltà di apprendimento e problemi nel rendimento scolastico (difficoltà di concentrazione e attenzione, disordine e disinteresse scolastico);
- disturbi psicosomatici e alterazioni fisiologiche (emicranie, mal di pancia ricorrenti, vomito, nausea, dermatiti, alopecia);
- disturbi d’ansia (paure, fobie, insicurezza, mancanza di autostima);
- disturbi dell’umore (tristezza, melanconia, apatia, svogliatezza, pensieri sulla morte ricorrenti);
- disturbi dell’alimentazione (rifiuto del cibo, abbuffate, alimentazione selettiva);
- alterazioni del controllo sfinterico (encopresi, enuresi).
adolescenza
Adolescenza: in adolescenza i disturbi psicologici si possono manifestare attraverso alcune difficoltà tra cui:
- disagio verso il proprio corpo in trasformazione (insicurezza, goffaggine, paura dello specchio e del confronto con gli altri);
- disturbi alimentari (anoressia, bulimia, alimentazione selettiva);
- difficoltà relazionale con i pari e/o gli adulti (fobia sociale, isolamento, ritiro, provocazione, bullismo, svalutazione dell’autorità);
- disturbi del comportamento (furto, droga, alcol, aggressività, iperattività, dipendenza da internet e/o videogiochi);
- disturbi nella sessualità (relazioni promiscue, masturbazione eccessiva, identità sessuale);
- disturbi dell’umore (tristezza, depressione, apatia, vissuti di vergogna e inconcludenza, pensieri sulla morte ricorrenti).
Consulenza giuridica
Fattispecie di delicata importanza
La consulenza giuridica offerta assume particolare importanza nei casi di mobbing e stalking: fenomeni che hanno assunto sempre maggiore rilevanza giuridica, e che necessitano dell’apporto di professionisti qualificati ed esperti, in grado di far valere le corrette ragioni delle parti in causa. La dott.ssa Gavazza è in grado di fornire l’aiuto necessario in queste delicate circostanze.
Consulenza tecnica stragiudiziale
La dott.ssa Gavazza effettua consulenze tecniche stragiudiziali nei casi di separazione, divorzio, affidamento dei figli. La consulenza tecnica stragiudiziale si effettua sugli atti inviati dal cliente.
Psicologia dello Sport
La Psicologia dello Sport è una branca delle scienze psicologiche che accompagna gli atleti (o le squadre) verso uno stato desiderato, attraverso specifici percorsi di allenamento mentale. Lo psicologo dello sport ha competenze e conoscenze per operare nel contesto sportivo a differenti livelli (con la società, lo staff tecnico, gli allenatori e direttamente con gli atleti) o più in generale per la promozione della cultura sportiva e in tutti i contesti in cui c’è una sfida in atto e una prestazione da realizzare.
OBIETTIVO GENERALE
Ricercare, promuovere, applicare i contenuti distintivi della Psicologia dello Sport e della Prestazione Umana, in particolare studiando i meccanismi che permettono di raggiungere la prestazione d’eccellenza e il miglioramento continuo, attraverso la connessione mente, corpo e ambiente.
PRINCIPALI TEMATICHE
- La prestazione d’eccellenza e i l miglioramento continuo nel lo sport
- Correlazione tra sport, attività motoria e benessere psico-fisico
- Connessione mente, corpo e ambiente: la meteorologia applicata allo sport e la sua influenza nel la prestazione sportiva
- Integrazione ambiti della psicologia del lo sport, del la psicologia sociale e della psicologia
LA PSICOLOGIA DELLO SPORT COME. . .
…Psicologia della normalità a livelli eccezionali, in grado di servire la genialità, intesa come potenziamento di quelle facoltà che gli individui utilizzano sempre a livelli minori. L’intervento ha l’obiettivo di portare alla luce i loro meccanismi mentali, migliorarne la prestazione sportiva e il benessere in generale, cercando di fare corrispondere la loro prestazione potenziale con quella reale.
Lo psicologo dello sport non lavora con la patologia, ma si limita a favorire il riconoscimento e il potenziamento delle risorse personali.
MA NON SOLO… È per eccellenza la Psicologia dell’alta prestazione:
Questo fa sì che possa trovare sviluppo e applicazione oltre che in progetti relativi alla connessione tra prestazione sportiva e meteorologia anche nell’ambito della Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, ricerca, formazione e sviluppo di progetti in ambito aziendale applicando il modello sportivo d’eccellenza.
QUELLO CHE LO PSICOLOGO DELLO SPORT NON FA
- Lo psicologo NON crea dipendenza nell’atleta
- Lo psicologo NON si sovrappone al lavoro del tecnico
- Lo psicologo NON è l’autore dei successi dell’atleta
QUALI DIFFERENZE TRA ESPERTO IN PSICOLOGO DELLO SPORT E MOTIVATORE
I “motivatori” si limitano ad applicare tecniche, spesso slegate da un metodo, attraverso l’utilizzo di meccanismi suggestivi il cui effetto non perdura nel tempo. Il problema di questo intervento è che esso finisce per generare dipendenza nell’atleta, risultando inefficace.
Lo Psicologo dello Sport, al contrario, agisce sulla struttura del motore, nell’ottica di favorire così la massima prestazione, rispettando l’ecologia dell’individuo e promuovendo la sua autonomia.
Rispetto al “motivatore”, l’Esperto in Psicologia dello Sport conosce e agisce sui meccanismi mentali che permettono l’espressione della genialità dell’atleta.
IL MODELLO
Il Modello S.F.E.R.A., ideato dal Prof. Giuseppe Vercelli insieme al suo team, punta a muoversi nel mondo della psicologia della prestazione e guidare atleti, squadre o team di lavoro nell’espressione del loro massimo potenziale. S.F.E.R.A. origina dall’acronimo di 5 fattori: Sincronia, punti di Forza, Energia, Ritmo, Attivazione.
Princìpi della Psicologia dello Sport e della Prestazione Umana
Tali principi, al servizio del singolo o del team, permettono di raggiungere la massima efficacia e la massima efficienza nelle sfide, favorendo il raggiungimento di obiettivi in specifici contesti sportivi, e non solo.
Prenotate una consulenza
Dottoressa Raffaella Gavazza
- Corso Italia 19 - 12084 Mondovì (CN)
- raffaella.gavazza@tiscali.it
- +39 339 4428634